Alessio Gennaro, Alessio Gennaro
The Light Side of the Earth non è una semplice installazione artistica, è un viaggio per illuminare il lato più bello della nostra Terra, troppo spesso dato per scontato: la natura dal germoglio al fiore; il regno animale che sia d’acqua, d’aria o di terra; e la vita umana dalla nascita alla vecchiaia.
TLSE non si limita a farsi guardare, ma vuole che sia lo spettatore ad immergersi e a scoprirla perché la bellezza del nostro pianeta è già davanti ai nostri occhi, basta solo un piccolo gesto per ammirarla.
TLSE è costituita da una parete verticale con otto sagome messe in cerchio e perpendicolari alla struttura che girando tramite gli ingranaggi si alternano mostrando il susseguirsi di ombre. Una luce dall’alto punta sulle sagome come proietta al centro dell’installazione le ombra di esse, creando otto diversi simboli di natura e di vita.
La struttura misura 2,5×2,5 mt così da porre l’attenzione dello spettatore al centro, dove vi saranno le proiezioni delle ombre. Una postazione distante è collegata all’opera con un sistema di ingranaggi, permettendo allo spettatore stesso di essere parte integrante dell’opera; infatti sarà proprio lui a manovrare il succedersi delle ombre.
The Light Side of the Earth is not simply an artistic installation, it is a journey to illuminate the most beautiful side of our Earth, too often taken forgranted: the nature of a flower budding, the animal kingdom whether it is water, air or earth; the human life from birth to old age.
TLSE does not limit itself to make us look but It wants that it is the spectator who immerges himself and discovers it because the beauty of our planet is already in front of our eyes, we only need a small gesture to admire it.
TLSE is constructed on a verticle wall with eight silhouettes placed in a circle and perpendicular to the structure that turning by the use of gears alternates showing the shadows. A light from the top points to the silhouettes as it projects its shadows on the centre of the installation, creating eight different symbols of nature and of life.
The structure measures 2,5×2,5 metres so as to place the spectator’s attention on the centre where there will be the projection of shadows. A distant position is connected to the work with a gear system allowing the spectator himself to be an integrated part of the work; in fact it will be he who will operate the succession of shadows.