RUFA Contest | LIVING STONE

LIVING STONE

Claudia Auricchio

 

Le pietre sono corpi rocciosi di struttura solida. La nostra tendenza a percepirne proprietà quali la durezza e la resistenza ci induce spesso a considerarle elementi immobili, sottratti ad ogni mutazione, inanimati. Tuttavia le pietre, anche quelle la cui storia è segnata dalla manipolazione dell’uomo, formandosi dall’aggregazione e disgregazione della loro stessa materia, racchiudono in sé una più ampia simbologia, legata al continuo divenire della vita sulla Terra. La forma di queste piccole sculture della natura, plasmate dalla lenta azione degli agenti atmosferici, si impregna dei ricordi del mondo, diventando testimone dello scorrere del tempo.
Come una pietra sedimentaria, formata dalla molteplicità di frammenti di altre rocce, così anche l’opera stessa nasce dalla collaborazione di diversi individui sparsi per il mondo con l’obiettivo comune di arricchire una collezione fotografica di pietre, che prenderà vita nello spazio espositivo sotto forma di proiezioni di gigantografie su una parete. L’osservatore potrà immergersi in questi enormi microcosmi, diventando a sua volta partecipe dell’opera e interagendo fisicamente con le immagini, determinandone il ritmo di successione.

 

Le pietre sono corpi rocciosi di struttura solida. La nostra tendenza a percepirne proprietà quali la durezza e la resistenza ci induce spesso a considerarle elementi immobili, sottratti ad ogni mutazione, inanimati. Tuttavia le pietre, anche quelle la cui storia è segnata dalla manipolazione dell’uomo, formandosi dall’aggregazione e disgregazione della loro stessa materia, racchiudono in sé una più ampia simbologia, legata al continuo divenire della vita sulla Terra. La forma di queste piccole sculture della natura, plasmate dalla lenta azione degli agenti atmosferici, si impregna dei ricordi del mondo, diventando testimone dello scorrere del tempo.
Come una pietra sedimentaria, formata dalla molteplicità di frammenti di altre rocce, così anche l’opera stessa nasce dalla collaborazione di diversi individui sparsi per il mondo con l’obiettivo comune di arricchire una collezione fotografica di pietre, che prenderà vita nello spazio espositivo sotto forma di proiezioni di gigantografie su una parete. L’osservatore potrà immergersi in questi enormi microcosmi, diventando a sua volta partecipe dell’opera e interagendo fisicamente con le immagini, determinandone il ritmo di successione.