La crepa è una frattura che ci invita a scoprire cosa nasconde. Il muro è una creazione dell’uomo¨ eretto per ragioni legate alla propria individualità o collettività fin dalle origini della civiltà Delimita un possesso e circoscrive uno spazio naturale. Il monitor è una creazione dell’uomo fin dalle origini della civiltà digitale. Delimita un possesso e circoscrive uno spazio virtuale. Questi gli elementi costitutivi dell’installazione che danno vita a un’esperienza caratterizzata da un dualismo percettivo. Lo spettatore non è altro che un visitatore che crede di essere tale ma non appena la sua curiosità lo porta dall’altra parte del muro¨ scopre di non essere semplicemente un soggetto osservante ma il soggetto osservato. Una circostanza che vive più o meno consapevolmente nella quotidianità dell’era tecnologica il cui simbolo è quel monitor che con la sua invasiva presenza ha creato una rottura nel muro e oltre un costante meccanismo di autodistruzione∫l’uomo che costruisce una barriera per non essere “spiato” nella sua intimità è lo stesso uomo che con un monitor crea una frattura in quella stessa barriera. La crepa ci mostra che ci illudiamo di avere scelto cosa essere.
The crack is a fracture that invites us to discover what it is hiding. The wall is a creation of man built for reasons related to his individuality or collectivity since the origins of civilization Delimits a possession and circumscribes a natural space. The monitor is a creation of man since the origins of digital civilization. Delimits a possession and circumscribes a virtual space. These are the constituent elements of the installation that give life to an experience characterized by a perceptual dualism. The viewer is nothing more than a visitor who believes he is such but as soon as his curiosity leads him to the other side of the wall he discovers that he is not simply an observant subject but the observed subject A circumstance that lives more or less consciously in the everyday life of the technological era whose symbol is that monitor which with its invasive presence has created a break in the wall and beyond. It is a constant mechanism of self≠destruction∫ the man who builds a barrier not to be spied in his intimacy is the same man who with a monitor creates a fracture in that same barrier. The crack shows us that we delude ourselves that we have chosen what to be.