#10 Agatha

Stefano Gottuso

Non tratto di radici culturali né sociali, bensì di radici invisibili che risiedono all’interno del nostro cervello. Per la neurologia le radici sono radicate nel profondo, nella fascia di età dai 0 ai 3 anni. Non sono ricordi. Sono segni indelebili tracciati nel buio del subconscio. Rappresento queste mie radici tramite i principi della neuroestetica: il colore e il movimento. Le radici di cui parlo sono così profonde e radicate che se le cambiassi morirebbe l’intera pianta. A volte per cambiare bisogna solo avere il coraggio di accettarsi.